1920-2020: Cento anni di storia biancorossa. In occasione del centenario della gloriosa casacca pennese, la redazione di penne1920.it intende rivivere con ricordi, immagini, racconti e testimonianze, l'intera storia del sodalizio penne dalla nascita fino a giorni nostri. Partiremo dagli albori ripercorrendo le tappe più importanti: dalla nascita del Comunale fino ai giorni nostri, passando per la mitica formazione del 1932-33, la prepotente ascesa degli anni '50, la semifinale di Coppa Italia col Cittadella ed il successivo agognato salto in Interregionale e tanto altro ancora. Si ringrazia Daniele Toppeta per le preziose immagini fornite.
Andare a ritroso nel tempo per raccontare le origini ed i campionati disputati a suo tempo dal PENNE è compito piuttosto affascinante, per quanto arduo vista la difficoltà nel reperire informazioni e documenti ufficiali circa un periodo storico piuttosto convulso tra guerre, regime, e tutto il contorno che ha segnato il passaggio da un'età storica precedente ai "tempi moderni".
Quel che è certo al momento è che la PENNE CALCIO muove ufficialmente i propri passi nel 1920 quando una schiera di giovani appassionati iniziò a dare i primi calci al pallone davanti alle mura di Porta San Francesco che si animava specialmente nel sabato quando, dopo il mercato del bestiame, il piazzale veniva opportunamente ripulito ed il pallone iniziava a rotolare accendendo la passione di tanti che presto sfocerà in una squadra a tutti gli effetti in grado di ben figurare nei campionati federali di allora.
La svolta definitiva avverrà tuttavia solo con la "costruzione" dello storico stadio di Contrada Ossicelli che vedrà la propria inaugurazione all'inizio degli
anni '30 (nella foto affianco un'immagine della gara inaugurale disputata nel nuovo impianto) dando di fatto il via al mito del calcio pennese. Alle soddisfazione per la definitiva legittimazione di uno sport già così tanto amato nella penisola italica seguiranno subito le prime grosse soddisfazioni sportive: i biancorossi guidati tra gli altri dall'estro e dalla rapidità del forte esterno Tonino Angelozzi e dalle reti del bomber Caporali non faticheranno infatti ad ottenere la prima promozione della storia guadagnandosi il diritto a partecipare al torneo di Seconda Divisione massima categoria regionale abruzzese-molisana.
Il 1932-33 il PENNE si presenta ai nastri di partenza del torneo di Seconda Divisione con una formazione di tutto rispetto, al cospetto di squadroni del calibro di FRANCAVILLA, AVEZZANO e dalla PIPPO MASSANGIOLI ovvero la squadra che, appena qualche anno dopo, si trasformerà in CHIETI CALCIO. Allo stesso torneo prenderanno parte anche le compagini "B" (squadre riserve) di L'AQUILA e PESCARA. Guidati dal presidente Giuseppe Carassai i biancorossi (nella foto iniziale) disputano un campionato di tutto rispetto affrontando per la prima volta nella storia il doppio derby con il CHIETI: la gara di andata disputata a Penne il 12/02/1933 terminerà con un 2-2 pirotecnico, il ritorno in terra teatina invece sarà infausto per i biancorossi sconfitti con un secco 3-0. La PIPPO MASSANGIOLI del resto chiuderà al primo posto la stagione, ma il PENNE terminerà appena alle spalle dei teatini conquistando il diritto alla disputa degli spareggi interregionali per la promozione alla Prima Divisione (terza serie nazionale, la Serie C di allora); biancorossi che saranno accoppiati in un triangolare con i marchigiani della FERMANA ed i romagnoli del DOPOLAVORO FERROVIARIO, squadra di Rimini che qualche anno dopo si fonderà con la seconda squadra cittadina creando di fatto il RIMINI CALCIO: un triangolare in cui saranno le prime due a salire di categoria. La gara d'esordio per i biancorossi si disputa il 15 giugno 1933 ed è un debutto amaro per Angelozzi e compagni che cadono 2-0 contro i fermani; poco male perchè i marchigiani vedranno ribaltato il risultato di 2-0 in favore dei biancorossi dal Giudice Sportivo causa schieramento in campo di un calciatore irregolarmente tesserato. Il 18 giugno 1933 sarà invece la volta del debutto interno nel mini-girone contro il DOPOLAVORO FERROVIARIO: il match si chiuderà sull'1-1 con le due compagini che quindi si porteranno saldamente al comando della classifica dopo il girone d'andata. Il 29 giugno 1933 grazie al successo interno di misura sulla FERMANA (1-0) il PENNE si assicurerà il secondo posto nel girone rendendo di fatto ininfluente la sonora sconfitta rimediata a RIMINI il 2 luglio (1-5). La classifica finale dirà: RIMINI 7; PENNE 5; Fermana 0. Un risultato che vorrebbe dire promozione in Prima Divisione (a differenza del CHIETI che invece chiuderà all'ultimo posto il suo triangolare con SORA e CERIGNOLA) ma questioni logistiche piuttosto evidenti, porteranno a rinunciare alla disputa del torneo di rango superiore favorendo il ripescaggio della FERMANA malgrado gli zero punti accumulati nel girone finale. Il calcio del resto deve ancora del tutto decollare in Città ed i mezzi a disposizione in un'epoca così lontana, insieme alla difficoltà logistica negli spostamenti derivante dalla mancanza delle moderne infrastrutture autostradali rende di fatto impossibile il grande salto.
Il momento storico tuttavia è quello che è, ed il calcio è purtroppo costretto a passare spesso in secondo piano visti gli eventi storici contingenti che segneranno un epoca come il tragico scoppio della Seconda Guerra Mondiale che segnerà in maniera indelebile anche le sorti della Città di Penne che
tuttavia non rinuncerà neppure in un periodo così travagliato alla propria voglia di calcio (nella foto di lato le immagini di un Penne-Francavilla 3-0, stagione 1942-43). Ma di lì a poco il pallone dovrà giocoforza fermarsi tanto che la stagione 1943-44 sarà definitivamente interrotta dall'aggravarsi del conflitto che segnerà in maniera indelebile anche la stessa città di Penne. Alla ripresa delle attività, lo scenario non sarà ovviamente più lo stesso tanto da spingere il Comitato Abruzzese per la stagione 1944-45 a riunire tutte le compagini regionali in un unico torneo denominato "Misto Abruzzese", torneo che peraltro sarà inevitabilmente condizionato anche dalle ultime battute del conflitto che causeranno diverse defezioni in corsa. Nel torneo sarà racchiusa tutta l'elite del calcio abruzzese: su tutte il PESCARA proveniente addirittura dal campionato di Serie B la cui inteleiatura rimane praticamente la stessa, ma anche L'AQUILA e CHIETI provenienti dalla Serie C; per il resto il torneo era completato dalle squadre provenienti dal massimo torneo regionale: FORZA E CORAGGIO (AVEZZANO), FRENTANA (LANCIANO) e VASTESE su tutte. Il torneo vide disputare la prima giornata alla vigilia di Natale del 1944 e sarà pesantemente condizionato dopo l'annullamento ed il rinvio di diverse gare con formazioni ritirate in corso d'opera (SULMONA, GIULIANOVA, INTERAMNIA, POPOLI) e con il PESCARA che vincerà facilmente il torneo come da previsioni chiudendo con 15 vittorie, 2 pareggi ed 1 sconfitta che tuttavia peserà come un macigno visto che arriverà per mano degli odiati cugini del CHIETI: una sconfitta che porrà fine ad un imbattibilità lunga due anni per i biancazzurri che chiuderanno il torneo con l'incredibile score di 77 reti segnate e sole 7 subite. Il PENNE? Al cospetto di un girone di così alto rango i biancorossi chiuderanno con 13 punti frutto di 6 vittorie, 1 pareggio ed 11 sconfitte con 21 reti all'attivo e 34 al passivo; da segnalare che l'unico pareggio del torneo si registrerà in casa il 25/02/1944 quando i biancorossi bloccheranno sull'1-1 il CHIETI che chiuderà il torneo al secondo posto a due sole lunghezze dal PESCARA; questa la classifica finale: PESCARA 32; CHIETI 30; AVEZZANO 22; L'AQUILA 20; VASTESE 18; CASAURIENSE 14; PENNE 13; FRENTANA 12; SAGITTARIO PRATOLA 5 (escluso il SULMONA, ritirate GIULIANOVA, INTERAMNIA, POPOLI).
Il momento difficile traghetterà tuttavia i biancorossi verso i primi apici di una storia che vedrà il PENNE stazionare stabilmente nell'elite del calcio regionale. In città c'è grande fermento e voglia di ripartire dopo il dolore e le tragedie degli anni precedenti; la Federazione si riorganizza, la voglia di calcio è sempre più grande ovunque, aumentano così le squadre, aumenta il livello e di conseguenza c'è bisogno di rivedere i format dei vari campionati. La stagione 1951-52 vedrà i biancorossi ai nastri di partenza del torneo di Prima Divisione che rappresentava la massima serie regionale divisa in due gironi, con il PENNE inserito nel girone A in compagnia di CITTA SANT'ANGELO, FIAMMA PESCARA, GIULIANOVA, MIGLIANICO, NERETO, URSUS PESCARA, ROSETANA, SANTEGIDIESE e TERAMO; torneo particolare quello alle porte visto il "Lodo Barassi" che di fatto riformava il format delle categorie italiane innalzando il rango della Serie C a categoria professionistica alla pari delle maggiori ed istituendo il campionato di Promozione destinato a diventare la massima espressione del calcio italiano. Pertanto nessuna promozione all'Interregionale prevista per l'anno in corso ma solo la qualificazione delle migliori squadre dei due gironi al successivo nuovo massimo torneo regionale che nel format abruzzese prevederà la presenza di 16 squadre in girone unico. Biancorossi che chiuderanno il torneo al quinto posto con 19 punti frutto di 8 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte conquistando di fatto l'agognato accesso alla massima categoria regionale.
Il 1952-53 segnerà dunque il primo torneo di Promozione per il Comitato Abruzzese. Una torneo che racchiuderà dunque il meglio del calcio regionale di allora. Oltre alle dodici rappresentanti provenienti dal precedente campionato di Prima Divisione se ne aggiunsero altre tre: il TERMOLI (proveniente dai campionati campani ma ammesso al torneo abruzzese per questioni logistiche), la VASTESE e l'AVEZZANO appena retrocesse dalla Promozione Interregionale (che diventerà ora IV Serie). La compagine biancorossa (nella foto a lato) guidata da mister Renato Balboni è di tutto rispetto: tra
i pali c'è un portiere da categorie superiori del calibro di Gino Bianchi, insieme ad altri atleti di spicco come l'indimenticabile Rocco Core centrocampista dalla tecnica sopraffina che in biancorosso si metterà in luce prima di arrivare in Serie C con la maglia del Porto S.Elpidio, e Fernando Colangelo (alla cui memoria è stato dedicato il Comunale di C.da Ossicelli) che arriverà invece addirittura a vestire le maglie di Fiorentina, Modena, Giulianova, Cosenza e Crotone. A completare la rosa a disposizione di mister Balboni ricordiamo i vari Fernando Di Norscia, Vittorio Viotto, Gianni Balboni, Cardarelli, Sergio Orsini, Oddi, Tenaglia, Domenico Zoccolante e Cappelletti. Il PENNE presenta insomma uno squadrone ai nastri di partenza di un torneo durissimo che comprende l'elite del calcio regionale comprese molte squadre che negli anni precedenti, e soprattutto nei successivi, militeranno in categorie ben superiori. Saranno alla fine ben 40 i punti collezionati dai biancorossi frutto di 16 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte, un attacco atomico con 71 reti all'attivo che tuttavia sarà solo il terzo del torneo e testimonierà un cammino travolgente da parte delle battistrada che risulteranno irraggiungibili dai biancorossi, che chiuderanno comunque il torneo al terzo posto in classifica. Una volata che premierà il SULMONA che chiuderà il torneo in vetta a quota 48 punti staccando di due lunghezze il TERAMO (46), subito dopo il PENNE (40) a chiudere il podio del torneo. A retrocedere in Prima Categoria saranno invece tre squadre: le nobili decadute AVEZZANO e VASTESE insieme al POPOLI ultimo classificato; il torneo vivrà anche una "coda" con lo spareggio salvezza tra ORSOGNA ed URSUS PESCARA vinto 4-1 dai pescaresi. L'ORSOGNA manterrà tuttavia la categoria per ripescaggio visto che nessuna abruzzese retrocederà dalla IV Serie. Classifica finale: SULMONA 48; Teramo 46; PENNE 40; Giulianova 37; Lanciano 36; Città S.Angelo 34; Ortona 32; Termoli 31; Pratola 29; Dopolavoro Ferroviario Sulmona 27; Nereto 22; Ursus Pescara, Orsogna 20; Vastese 19; Avezzano 18; Popoli 17.
La stagione 1953-54 è la seconda consecutiva in Promozione per i biancorossi. La nuova stagione vede l'approdo nella categoria delle neopromosse PINETO, ASFALTI-ABRUZZI CELANO, GUARDIAGRELE e G.S. ATERNO (Raiano). Nessuna abruzzese arriva dalla IV Serie dove tuttavia rischia grossissimo il PESCARA ma alla fine riesce a salvarsi per un solo punto salvandosi dalla clamorosa discesa nel torneo regionale. Una salvezza che, come già visto, schiude le porte del ripescaggio all'ORSOGNA precedentemente sconfitta nello spareggio. Per il PENNE il campionato è disputato in tono leggermente minore rispetto alla stagione precedente ma si chiuderà all'insegna della tranquillità con un settimo posto finale frutto di 14 vittorie, 5
pareggi ed 11 sconfitte con un attacco depotenziato rispetto alla stagione precedente ma capace comunque di realizzare 59 reti (una media di quasi due a partita) ma penalizzati oltremodo da una difesa disastrosa con ben 56 reti al passivo. Non mancheranno tuttavia importanti soddisfazioni per i biancorossi che costruiranno tra le mura amiche il mito del "Comunale" ottenendo risultati di prestigio come la memorabile vittoria sul TERAMO (1-0) risolta sul filo di lana dal forte bomber Ponzoni (foto). La vetta è roba da "grandi": a spuntarla è la corazzata GIULIANOVA che con la bellezza di 100 reti realizzate in 30 partite sbaraglierà la concorrenza staccando nettamente LANCIANO (+4) ed i rivali di sempre del TERAMO (+10). In coda salutano la categoria NERETO, ORSOGNA, PRATOLA PELIGNA e PINETO. Classifica finale: GIULIANOVA 50; Lanciano 46; Teramo 40; Ortona 36; Asfalti-Abruzzo Celano, Termoli 34; PENNE 33; Guardiagrele 31; Dop.Ferr.Sulmona 28; Città S.Angelo 26; Ursus Pescara, G.S.Aterno 25; Nereto 23; Orsogna 20; Pineto 16; Pratola 13.
Meno fortunata risulterà essere, purtroppo, la stagione 1954-55 con i biancorossi che pagheranno forte alcune partenze importanti come quelle dei vari Core e Colangelo in un torneo quantomai complicato e sempre più livellato verso l'alto da un punto di vista tecnico con il ritorno del SULMONA appena retrocesso dal torneo di IV Serie e l'approdo delle neopromosse ATESSA, AVEZZANO, POLISPORTIVA AUDACE (Tagliacozzo) e della PRO VASTO (ex VASTESE) che torna alla ribalta del calcio regionale con l'immediata ambizione di tornare nei tornei nazionali. Insieme a queste compagini non va dimenticata la presenza della nobile decaduta TERAMO che appronta una squadra di tutto rispetto con l'obiettivo di vincere dopo le delusioni delle ultime due annate. PENNE che pagherà a caro prezzo i problemi sotto porta (esatto contrario delle stagioni precedenti) uniti ad un rendimento difensivo sempre al di sotto degli standard. La stagione sarà così durissima e si concluderà con l'amara retrocessione in Prima Divisione a seguito di uno score finale di 17 punti frutto di 5 vittorie, 7 pareggi e 16 sconfitte che varranno il terzultimo posto a -3 punti dall'ATESSA che sarà la prima delle compagini salve. Il torneo sarà vinto a mani basse dal TERAMO che chiuderà la stagione in vetta lasciando appena 13 punti per strada e staccando di ben otto lunghezze la PRO VASTO. Classifica finale: TERAMO 47; Pro Vasto 39; Asfalti-Abruzzi Celano 37; Avezzano 36; Lanciano 37; Sulmona 30; Ortona 28; Guardiagrele, Ursus Pescara 27; Polisportiva Audace 21; Atessa 20; G.S.Aterno 18; PENNE 17; Dopolavoro Ferr.Sulmona 9, Città S.Angelo ritirato.