Tornato il sereno dopo il bel successo interno sul Miglianico che ha rilanciato le ambizioni di classifica dei biancorossi, altro test importante in programma domenica sull'insidiosissimo sintetico del "San Marco" di Pescara. Avversario di turno sarà Il Delfino Flacco Porto, squadra scorbutica e difficilissima da battere specie tra le mura amiche, a causa del suo gioco particolarmente "anacronistico" fatto di difesa ad oltranza ed affidando molto spesso al fato la fase offensiva; un atteggiamento che, aldilà delle considerazioni di sorta su un certo modo di intendere calcio, ha finora fruttato ottimi risultati visto che i pescaresi dati da tutti come spacciati alla vigilia hanno viaggiato praticamente per tutta la stagione finora fuori dalla zona playout.
Il Penne vuole continuare a correre e dopo i tre punti centrati nella gara casalinga di domenica, proverà a riesumare il dolce sapore della vittoria esterna che manca ormai dalla trasferta a Chieti.
Mister Pavone dovrà rinunciare sicuramente a Donatangelo infortunato e Silvaggi squalificato, in mezzo al campo si punta al recupero di Iannascoli che aldilà della gara di domenica sarà fondamentale per tutto il finale di stagione che i biancorossi intendono onorare provando a centrare la zona playoff oggi distante quattro punti ma che nelle prossime settimane potrebbe riaprirsi visti gli scontri diretti che impegneranno molte delle compagini in lotta.
Ma per proseguire ogni discorso di sorta quello di domenica sarà un crocevia fondamentale verso il rush finale e, come già detto, vincere non sarà affatto facile come già dimostrato del resto dal pari a reti bianche della gara d'andata dove i biancorossi hanno fatto di tutto per provare a sfondare il fortino eretto dai pescaresi che alla fine riportarono a casa un punto d'oro.
Per la matricola pescarese, nata anni fa dalla fusione della storica Adriano Flacco Pescara e la società del Porto Pescara guidata proprio dall'attuale presidente Quinto Paluzzi, si tratta della prima stagione della sua storia in Eccellenza. Una squadra come già detto scorbutica, iper difensivista e senza un vero gioco, ma dotata comunque della necessaria grinta e di qualche individualità tra cui spiccano il fantasista Jacek Ligocki e la punta Saltarin, il primo in dubbio nella gara di domenica, il secondo sicuro assente causa infortunio di lungo corso. Per il resto la squadra si appoggia ad alcuni elementi di esperienza come l'estremo difensore Falso ed il centrale difensivo Marcelli ex River Chieti e diversi ragazzi più o meno giovani provenienti dal proprio ampio settore giovanile.
Penultimo peggior attacco del torneo insieme alla Renato Curi Angolana con 28 reti all'attivo (peggio ha fatto solo il Martinsicuro con 16), Il Delfino viene da una serie di risultati non particolarmente positivi. Malgrado tutto l'ultima fisiologica sconfitta sul campo del Sambuceto (3-0) è seguita all'importantissimo successo nello scontro diretto interno con l'Acqua e Sapone che ha scongiurato lo scivolone nelle sabbie mobili della zona playout. Prima tuttavia una serie di quattro sconfitte ed un pari in cinque gare avevano fatto sprofondare i pescaresi dalle zone tranquille della classifica.
Servirà insomma una gara di alta intensità ai ragazzi di mister Pavone che contano su un ritrovato Pagano e sui colpi di un Di Ruocco apparso in notevole forma domenica. Serviranno le loro giocate per provare a scardinare l'organizzazione difensiva pescarese e riportare a casa tre punti che sarebbero platino in vista del rush finale.